La creazione di un portfolio fotografico è una delle operazioni più difficili e più importanti che un fotografo possa fare con la propria produzione. La definizione ufficiale che la FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) dà al portfolio è la seguente:
Si può intendere per “portfolio” un complesso coerente di immagini finalizzate a esprimere un’IDEA centrale. I soggetti delle singole foto (il “cosa”) e il modo scelto dal fotografo per rappresentarli e ordinare le immagini in sequenza utilizzando il valore espressivo degli accostamenti (il “come”) devono essere in grado di comunicare con logica e chiarezza l’IDEA scelta dal fotografo, e cioè il significato del Portfolio (il “perché”). I significati possono spaziare in molte direzioni: documentaria, narrativa artistica o tematica, creativa, concettuale e altre ancora.
Più semplicemente, il portfolio è una raccolta di immagini del lavoro del fotografo. Il numero delle fotografie varia dalle 15 alle 50 a seconda della destinazione e del successivo utilizzo. Se ci soffermiamo sul lato artistico, piuttosto che sul lato commerciale, è una successione di fotografie collegate, il cui accostamento deve comunicare la capacità dell’autore di descrivere un fatto o un soggetto attraverso l’idea visiva e progettuale che ha avuto.
Le immagini selezionate hanno il compito di trasmettere una emozione, di raccontare qualcosa e molto spesso non sono nemmeno le foto migliori, ma sono quelle più funzionali alla narrazione del progetto. Per cui il portfolio è un insieme uniforme di immagini dal quale deve emenrgere la fantasia, la capacità espressiva, la tecnica e lo stile del fotografo.
Ci sono delle fasi ben precise nella creazione di un portfolio fotografico e sono le seguenti:
- SCELTA DEL PROGETTO
In questa fase bisogna aver chiaro “cosa si vuole raccontare”. E’ neccessario stabilire un titolo e un obiettivo di cui dobbiamo tener conto nella successiva selezione, fattori che ci potrebbero portare anche ad eliminare la foto più bella del servizio.
- FINALITÀ DEL PROGETTO
La nostra selezione cambierà parecchio a senconda della destinazione o delle finalità di pubblicazione. Ad esempio si farà una scelta diversa, sia del tipo che del numero, se le fotografie saranno destinate ad un photoeditor, ad un social network, ad un giornale o ad una mostra.
- SELEZIONE ED EDITING
In questa fase è importante fare un selezione delle foto che si sembrano più adatte al progetto e qui potrebbe essere necessario escludere anche le foto che ci sembrano più belle, ma che non sono funzionali al portfolio.
I punti principali sono i seguenti:
- SELEZIONE di 30/50 fotografie
- Scelta della foto di APERTURA (la foto esteticamente più forte che introduce tutto il lavoro) e di CHIUSURA ( la foto che mette il punto, cioè, definisce la conclusione)
- COERENZA stilistica e tematica
- NESSUNA RIPETIZIONE IMMAGINI SIMILI
- CREAZIONE DI UN PERCORSO VISIVO che renda piacevole il lavoro nel suo complesso
- RIDUZIONE DEL NUMERO DELLE FOTO in modo da eliminare le foto incoerenti che potrebbero abbassare la qualità del lavoro
- SUPPORTO E STAMPA
Di solito un portfolio da far visionare ad un professionista o ad un photoeditor deve essere il più chiaro possibile, con stampe di dimensioni 20×30 cm, con al massimo una cornicetta bianca, senza incollaggi su cartoncini o simili. Le foto andranno sistemate secondo l’ordine scelto in precedenza. Per quanto riguarda una mostra dipende molto dal luogo in cui si espone e dalle condizioni di luce, meglio comunque stampe grandi senza cornice in vetro (che rischia di creare spiacevoli riflessi) in modo da valorizzare al meglio le stampe. Ovviamente se il lavoro dovrà essere pubblicato sul web non avrà bisogno di essere stampato.
In ultimo, è importante ricordare ancora una volta che, le fotografie di portfolio sono scattate inseguendo un interesse, uno stimolo o un progetto artistico. Esse costruiscono e raccontano una storia, la storia di chi ha eseguito il lavoro. Ragion per cui tutte le scelte che si faranno nella sua costruzione rispecchieranno le capacità e lo stile del fotografo stesso.
~Orazio Cantio~
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