Mercoledì 13 dicembre 2017 alle ore 19.00 presso la biblioteca comunale di Sapri (Sa) verrà presentato il nostro calendario fotografico del 2018.
Il calendario, patrocinato quest’anno dal Comune di Sapri, ha per tema il mare.
Il mare inteso sì come nella sua definizione di complesso delle acque salate che circondano i continenti e le isole, ma soprattutto simbolo di quantità incommensurabile e di eccezionale vastità come può essere l’insieme di emozioni che può suscitare “l’immersione” nel mondo della fotografia. Un mondo ancora da esplorare nell’anno che verrà attraverso i nostri incontri fotografici, i nostri workshop, cercando di continuare a creare fervore e interesse con argomenti sempre nuovi e sempre più approfonditi. Partendo da questi presupposti, alcuni dei nostri associati hanno proposto la propria visione di “mare” e i risultati sono visibili nelle pagine che seguono. Inoltre, quest’anno abbiamo voluto dedicare il nostro calendario alla memoria di Maria Dorotea Di Sia, ragazza appassionata di fotografia, scomparsa prematuramente vittima di un incidente stradale.
Vito Sansone la racconta così: “Dorotea nasce nell’estate del 1988. Ultima di 4 figli. Schietta, allegra, gioviale ed empatica; di carattere deciso e di una bellezza semplice e disarmante. Frequenta il Liceo Artistico a Teggiano, dando seguito alla sua naturale propensione per l’arte sia figurativa che letteraria, in particolare la poesia, il disegno, la pittura ma soprattutto fotografia, di cui è grande appassionata. Grazie al suo estro riesce ad accedere all’Accademia delle Belle Arti di Brera (Milano), facendosi valere per le sue doti umane ed artistiche e per i suoi progetti di studi. Idealista e convinta paladina delle battaglie contro ogni ingiustizia ed in favore dei più deboli Doroty, come affettuosamente viene chiamata dagli amici ed in famiglia, sogna di poter diventare una fotografa professionista. Ma questo sogno viene brutalmente spezzato dall’auto guidata da un irresponsabile delle regole in un pomeriggio di maggio del 2014. Doroty da ragazza e vittima della strada si trasforma in farfalla, continuando a guidare i suoi genitori, Donato e Pietrina, ed i fratelli Raffaele, Luciano ed Anna nel solco di un’arte libera da schemi e convenzioni”.

~Orazio Cantio~